Fondata nel 1989 a Taiwan da un gruppo di appassionati del mondo dell’informatica, la G.Skill Enterprise si fa strada nel mercato con l’obiettivo di proporre RAM ad un costo non elevato, ma di grande valore qualitativo. Riesce appieno nella sua missione rendendosi subito famosa con la serie Ripjaws che si fa apprezzare per le alte frequenze e timing di latenza ridotti. Successivamente, con l’arrivo sul mercato di Windows Seven a 64 bit cresce la domanda di quantitativi di RAM sempre più elevati. Ad oggi seppur reperibili con difficoltà, si trovano banchi da 8 GB cadauno per arrivare nei sistemi quad channel a 64 GB complessivi (con schede madri dotate di 8 slot).







La crescente densità dei chip di RAM, alimentata dalla domanda crescente di capienze sempre maggiori nel settore dei dischi a stato solido, ha permesso di contenere i costi produttivi. La conseguenza a tutto ciò è stata quella di aver generato un aumento della concorrenza tra i produttori riducendone i margini di profitto. Ciliegina sulla torta poi è stata l’alluvione in estremo oriente (Thailandia) a causa di eventi naturali dove risiede il grosso dei principali produttori di microelettronica. Vittime del calibro di Nikon, Sony, Micron, Elpida (famosa per i chip Hyper) cadono o per lo meno rallentano la produzione a causa dei forti danni ai macchinari. In questa lotta serrata elemento importantissimo viene assunto dal prezzo di vendita delle memorie, che porta spesso a ridurne le qualità e le capacità di overclock. Soltanto i brand più blasonati riescono a mantenere l’attenzione nei confronti degli overclocker, alla ricerca di prestazioni elevatissime da ogni componente. G.Skill mantiene il suo impegno con le TridentX, proponendo modelli in grado di raggiungere con voltaggio di 1.65V ben 2666 MHz.

Ricevute in laboratorio, ci accingiamo a recensire il kit F3-2400C10D-8GTX di memorie composto da due banchi da 4 GB che vantano una frequenza di funzionamento di 2400 MHz.